AUGURI 2023
"He knew that he was still alive. More he could not say.”
“Sapeva di essere ancora viva. Di più non poteva dire”. Questa frase di Wodehouse posta da Brecht all’inizio del suo “Dialoghi di profughi” sintetizza troppo bene la condizione di Calma all’inizio di questo 2023. A dire il vero non è del tutto chiaro neppure se Calma sia ancora viva!
Per verificarlo non c’è altro modo che cercare di riprenderne l’attività, riaprendo il sito (www.calmamobilita.net) e la pagina Facebook di cui nei prossimi giorni comunicherò la rinascita. Proprio perché il tempo presente è piuttosto cupo e il tempo a venire non sembra affatto meno fosco e triste - quanto meno per la maggioranza della popolazione e soprattutto dei proletari ora chiamati “i più fragili” con moto gentile e compassionevole -, anche un piccolo punto come Calma può/potrebbe/potrà avere un senso. Vedremo insieme, con chi vorrà esserci, come trovare forme di comunicazione per far circolare idee, commenti, spunti di lavoro, di iniziativa e di studio. Sul tema della mobilità e per connessione della città e, ovviamente sulle nostre riflessioni sul tempo che stiamo vivendo, su ciò che ci angustia e preoccupa e confonde.
Buon anno a risentirci aspettando intanto da chi lo vorrà fare, suggerimenti di ripresa.
Vittorio Sartogo
La mobilità nel Lazio
Roma, 10 dicembre 2022 - Convegno Regionale Rifondazione Comunista
Intervento del Coordinamento Associazioni Lazio Mobilità Alternativa (CALMA)
Ringrazio, prima di tutto, per l’invito a partecipare a questo interessante Convegno, in cui ho sentito stamattina e ancora poco fa significativi racconti sul degrado del trasporto pubblico e progetti per la sua rinascita. Dalla mia esperienza in CALMA altri ne potrei aggiungere di pesanti e pure di assurdi, tanto assurda alle volte appare qualche situazione in cui veniamo piombati. Penso che di fronte a tanti problemi così strettamente connessi, intrecciati, interdipendenti ci sia quasi da perdersi, dunque sia assai complicato individuare come uscirne, come migliorare una situazione così compromessa e solidificatasi nelle procedure e nella testa delle persone. Ancora più problematico sembra poter avviare un processo di transizione verso una diversa organizzazione della mobilità pubblica e privata, per favorire assetti civili e di qualità nella vita della città confrontandosi con abitudini radicate in tanti comportamenti. Cambiare resta pur sempre disagevole, al netto dei costi economici. Eppure a questo impegno ci sollecita il nostro incontro, il cui obiettivo dichiarato nelle relazioni e posto all’inizio dalla compagna Fraleone è precisamente quello di cercare di migliorare, di far funzionare l’esistente ma insieme di arrivare a un nuovo modello di trasporto pubblico, vale a dire a una nuova impostazione in contro tendenza rispetto alla privatizzazione sempre più spinta del servizio, per poterlo ricostruire con i caratteri tratteggiati nella relazione introduttiva.
Aggiornamento dell’Agenda di CALMA
Piattaforma della mobilità romana e di area vasta
Avvertenza
Gli appunti sulla piattaforma della mobilità romana – riassuntivi dell’impegno d Calma - redatti in bozza nel settembre del 2020, quando veniva annunciata l’uscita dalla pandemia di Covid 19, dopo l’interruzione delle attività a seguito del lockdown dei mesi precedenti, vengono ripresentati senza variazioni in vista della ripresa dell’attività di Calma sul finire di quest’anno. Non è sembrato necessario riformularne fin d’ora alcuni punti ritenendo che approfondimenti e/o modifiche e variazioni potessero più utilmente intervenire nei prossimi mesi con il dibattito pubblico e con le iniziative. Segnaliamo comunque che alcuni fondamentali disastri si vanno profilando con la proposta di legge sulla concorrenza che in pratica privatizza integralmente i servizi pubblici locali, con la sciagurata ripresa dell’iniziativa istituzionale sulla cosiddetta “autonomia differenziata”, con alcuni progetti di “grani opere” e con i giochi di potere sui “poteri” di Roma Capitale. Il disastrato sistema del trasporto pubblico sembra avviarsi sul viale del tramonto, contrariamente a quanto la pandemia aveva pur indicato come non più sostenibile. A Roma il cambio dell’amministrazione non sembra aprire spiragli, se teniamo a mente le insufficienze della gestione regionale e l’assenza di un qualsiasi piano di area vasta della mobilità e della logistica. Essendo l’unico fine quello di porre a gara i servizi regionali …. Vedremo tuttavia.
dicembre 2022